I GOLDBAUM
DI NATASHA SOLOMONS, NERI POZZA 2019

Lo sfondo della vicenda è l’Europa, prima e durante la Grande Guerra che ridisegnò confini e certezze. I Golbaum, controfigura dei Rotshild, sono una famiglia di Ebrei che nel giro di tre generazioni sono riusciti a emergere dal ghetto e a gestire un immenso potere economico/finanziario, attraverso una rete di banche ramificata nel vecchio continente. I vari Goldbaum e le loro famiglie, pur vivendo in diversi paesi europei (Francia, Germania, Austria, Inghilterra ….) si incontrano annualmente per consolidare la famiglia, ricordare il passato, pianificare azioni future, stringere patti economici. Per non disperdere potere e ricchezza, i matrimoni vengono combinati e conclusi tra appartenenti alla famiglia stessa. Così Greta, figlia ribelle del ramo austriaco, viene promessa sposa a un cugino di secondo grado, Albert, appartenente al ramo inglese. Il libro segue Greta dalla giovinezza viennese agli anni vissuti in Inghilterra, nella fatica di accettare, amare un uomo sconosciuto e di trovare un senso alla sua nuova vita. Il rimpianto di Vienna si coagula nella nostalgia di quell’odore familiare di pasticcini e cavalli per le strade, dell’odore del Danubio, del gusto di schnitzel e spatzle; l’Inghilterra profuma di caffè, tè all’arancia, whisky e consolatori bicchieri di brandy. La conquista di sé stessa, del senso della vita e dell’amore passerà attraverso la progettazione di un giardino che rispetti la naturale ciclicità dei fiori e il restauro della casa/abbazia in cui andare a vivere: “decise in quel momento che Dio si manifestava nel paesaggio”. La guerra spazzerà via molti membri dei diversi rami, rendendo impossibili collegamenti e accordi tra le famiglie austriaco/tedesche e franco/inglesi. Sarà quello il momento in cui Greta, pur tra dubbi e tormenti dell’animo, riuscirà a compiere le sue scelte definitive, sullo sfondo di un continente ormai destinato al declino.