LA LUCE BIANCA DEL MATTINO DI CECILIA PARODI, MORELLINI 2021

Bianca è una bimba silenziosa, abituata a non disturbare, a obbedire, ma sa osservare: è riuscita a costruirsi uno sguardo speciale, riesce a vedere ciò che succede intorno, a tenere le distanze da un padre e una madre prigionieri del loro bisogno di affetto ma incapaci di fare un passo in avanti, di costruire una relazione.

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Sulla madre grava un’educazione superficiale, il desiderio di sistemarsi, di apparire, di essere trattata come una principessa in virtù della sua bellezza, senza fare alcuna fatica. Sul padre pesa un oscuro segreto di famiglia: la morte tragica della sorella ancora bambina è come un macigno sulla sua vita e su tutta la famiglia.

Bianca li guarda, intuisce il loro dolore ma ne viene travolta perché entrambi lo scaricano su di lei, in modo tragico. Eppure la parte migliore del padre, il suo amore per la bellezza, per l’anima armonica delle cose resta come un regalo dentro di lei e troverà modo di fiorire quando finalmente incontrerà una persona semplice ma affettiva che la cura, la riporta alla bellezza della vita. Potrà usare il suo sguardo che sa vedere  “la regolarità delle linee in natura, le proporzioni, le simmetrie e asimmetrie, il rigore e l’entropia del mondo, come omaggio alla meraviglia e al mistero stesso di esistere” per creare a sua volta piccole meraviglie, scavarsi un posto nel mondo, goderne appieno.

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Ambientato in una Sardegna in bilico fra la sua fragranza magica e selvaggia e la devastazione operata dal turismo, la storia ha una sua potenza che trae forza anche dal contesto, dal sole, dal mare, dall’isola di Tavolara sullo sfondo, dai profumi dell’elicriso, del mirto e dell’olivo.

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Forse si percepisce un dolore ancora forte nell’animo della scrittrice che le impedisce di prendere distanza dai suoi personaggi, ma non importa. E’ un’opera prima: anche il suo sguardo, come quello di Bianca, ci regalerà altri gioielli!