top of page
rosa sola sito.jpg

UNA ROSA SOLA DI MURIEL BARBARY, E/O EDIZIONI 2021

Rosa è una botanica ma non guarda i fiori: il suo sguardo è rivolto all’interno, alla sua sofferenza di bambina cresciuta con una madre depressa e un padre sconosciuto.

Il padre però le fa un dono: alla sua morte Rosa si reca in Giappone, il paese paterno, per la lettura del testamento. Ma non è solo questo che la attende a Kyoto. Per lei è stato organizzato un percorso di pura bellezza attraverso i templi e i loro giardini e Rosa “vede per la prima volta”, comprende lo sforzo di purificare il paesaggio, estrarne un’anima. 

Come le scrive il padre, “ Il nostro tormentato arcipelago ha insegnato a noi giapponesi l’implacabilità della disgrazia. Grazie a questa oppressione natia abbiamo saputo trasformare la nostra contrada di cataclismi in un eden nel quale i giardini dei nostri templi sono l’anima di un paese di disastri e sacrifici. Grazie al mio sangue conosci la bellezza e la tragedia del mondo in un modo che i francesi, prosperati in terre clementi, non possono capire”.

Perciò il libro più che alle vicende dei personaggi punta alla descrizione di giardini, è un susseguirsi di tocchi di bellezza in cui Rosa continua ad imbattersi e a stupirsi, primo fra tutti un fiore di peonia deposto nella sua stanza che la incanta come il segno di un altro mondo che si apre per lei.

UNA ROSA SOLA di Muriel Barbary, E/O edizioni 2021: News
bottom of page