UNA QUESTIONE DI EQUILIBRIO di Gaspare Grammatico, 2023 Mondadori
FRESCO DI STAMPA
Empatico e umano, capace di far identificare il lettore nei suoi pensieri, il Commissario Antonio Indelicato, per tutti Nenè, si muove nella sua Trapani affiancato da Salvina Russo, vicecommissario audace, sempre pronta a gettare il cuore oltre l’ostacolo. Le doti che Salvina possiede le permettono di stare, ormai da quasi quattro anni, al fianco di Nenè, in prima linea, senza mai sentire la fatica.
Il caso su cui devono indagare coinvolge, questa volta, un personaggio losco, Platimiro Greco, che sarebbero stati in molti a voler vedere morto, ucciso in una maniera lenta e barbara.
«Nenè aveva già visto da qualche parte quella forma di tortura. Gli pareva di ricordare un film dove la Sacra Inquisizione sottoponeva a quel rito l’imputato con l’intento di fargli confessare i propri reati. Naturalmente, pur di essere liberato da quegli spasimi chiunque cedeva, accusandosi di eresia o di stregoneria»
L’unico grande amore della vita di Nenè è Sara, la figlia adolescente che lui cresce da solo da quando «la madre, solo madre … come si chiamava, boh?» aveva deciso di andarsene, fare la madre non faceva per lei.
Così, tra le mille fatiche, Nenè e Sara condividono una quotidianità fatta di segreti, confidenze, passioni e amori, tra cui quello della cucina.
Così il cibo, gli odori, il mare, Trapani, il mercato, diventano lo scenario su cui la vita di Nenè si muove e non riesce a staccarsi perché è solo lì che trae linfa e senso.
Infine, dopo aver scoperto l’assassino, che spariglia le carte e smonta i castelli costruiti, riportandoli ai terribili segreti di una quotidianità infranta, Nenè ha bisogno di tornare alla sua quotidianità , a suo padre. E non serve a niente andare al cimitero. Non è mica lì, lui. Suo padre è nei movimenti, negli odori, nei gusti, suo padre è in cucina – proprio dove vuole stare lui per le prossime ore.
Ed ecco i sapori che ci piace ricordare: il composto di farina di ceci ancora bollente, tagliato a quadrati per poi friggerlo in un tegame pieno di olio che è già sul fuoco. E quello è solo l’inizio: non ha certo intenzione di fermarsi lì, con giusto un po’ di panelle alla palermitana. A seguire: arancine alla carne, al burro e agli spinaci; e poi ancora crocchè di patate siciliane, calzoni e iris fritte. Così. Esagerando. Tanto poi manderà Sara in giro per il vicinato a offrire tutto quel bendidio che non ha la minima intenzione di mangiare.
Un ringraziamento alla casa editrice che ci ha fatto dono di copia stampa.
